Condominio, parti comuni e reati
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la legittimazione ad agire spetta al condominio
La Corte di Cassazione, più nello specifico la Quinta Sezione penale, con la pronuncia n. 6197 depositata in cancelleria lo scorso 18 febbraio, è tornata ad occuparsi della questione relativa ai reati commessi in danno delle parti comuni ed alla legittimazione a proporre querela per la punizione dell'autore dei medesimi. La sentenza, come si suole dire in gergo, non mancherà di far discutere. Il motivo?
Secondo la Suprema Corte "laddove vittima del reato sia un soggetto collettivo quale è il condominio è necessaria la querela della totalità dei componenti nella sua espressione istituzionale. Inoltre è da escludere che il singolo condomino possa esercitare una facoltà di questo genere con riferimento alla propria quota millesimale delle parti comuni dell'edificio" (Cass. 18 febbraio 2011 n. 6197).