Riforma del condominio
- Giurisprudenza
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Ancora molte questioni da chiarire e modifiche da valutare
Ieri (8 marzo 2011) è iniziata, alla commissione Giustizia della Camera, la discussione del Ddl Ac 4041, già passato all'esame del Senato lo scorso gennaio.
La riforma è uscita dal Senato con un voto quasi unanime (astenuti Udc e Idv) ma con un punto interrogativo, quello sulla capacità giuridica del condominio. Una questione molto dibattuta tra i giuristi ma considerata poco pertinente dal padre della riforma, Michele Costantino, docente all'università di Bari.
Sulla questione della modifica delle tabelle millesimali è stato Pierantonio Lisi, ricercatore all'università di Foggia, che ha ripreso i temi della sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 18477/2010. Nella riforma, infatti, si parla della possibilità di modificare a maggioranza, in determinati casi, la tabella millesimale di ripartizione delle spese. Lisi ha spiegato che la tabella non fa che rappresentare le quote relative al diritto di proprietà e non , invece, fondativa di questo diritto, proprio come avviene con i terreni demaniali dove gli aspetti dichiarativi non attengono alla sostanza del diritto dello stato su quel bene.
Un'altra delle questioni più controverse della riforma è rappresentata dalle garanzie che l'amministratore deve prestare ai condomini sul rischio di fuga con la cassa, un fenomeno che non smette di preoccupare i proprietari immobiliari.